Ma si può usare il digiuno intermittente per dimagrire? Sicuramente questa è una pratica alimentare che nel corso degli ultimi anni si sta guadagnando un’attenzione particolare da chi vuole perdere peso, riuscendo a raggiungere i benefici del dimagrimento senza bisogno di dover seguire una dieta specifica che porta al conteggio delle calorie e al consumo solo di determinati piatti e alimenti.
Vediamo più nel dettaglio però cos’è il "digiuno intermittente" e come può contribuire alla perdita di peso? Ecco un'analisi dettagliata.
Cos'è il digiuno intermittente?
Il digiuno intermittente per dimagrire, come concetto, non è stato esattamente "inventato" da una singola persona. In realtà, questa è una pratica che risale a migliaia di anni e che ha radici in molte culture e religioni diverse.
Nel contesto moderno della salute e del fitness, la popolarità del digiuno intermittente è cresciuta grazie a diverse personalità nel campo della salute e del benessere, oltre che a studi scientifici che hanno esplorato i potenziali benefici di questo approccio alimentare.
Tra coloro che hanno promosso il digiuno intermittente nel mondo occidentale ci sono principalmente figure del mondo anglossassone come: il Dr. Michael Mosley, noto per la dieta 5:2, e Martin Berkhan, che ha popolarizzato il digiuno intermittente con metodo 16/8 (che è sicuramente il più popolare) attraverso il suo programma LeanGains.
Quindi il digiuno intermittente non è una dieta nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto un approccio al ritmo di consumo dei pasti.
Piuttosto che concentrarsi su cosa mangiare, il digiuno intermittente pone l'accento su quando mangiare. Questa strategia nutrizionale coinvolge cicli di periodi di alimentazione e di digiuno, durante i quali si limita fortemente l'apporto calorico o si evita completamente il cibo.
Proprio per la complessità di questa dieta e per la rinuncia al cibo in orari in cui generalmente si è abituati a mangiare non è facile adattarsi a questo protocollo. Anzi, sono molte le persone che abbandonano il digiuno intermittente perché si sentono affamate o stanche, specialmente nei primi periodi.
Digiuno intermittente per dimagrire: quali sono i principali metodi?
Esistono diverse varianti del digiuno intermittente, ognuna con un approccio leggermente diverso alla durata dei periodi di alimentazione e di digiuno:
Il metodo 16/8: questo è forse il tipo di digiuno intermittente più comune. Implica digiunare per 16 ore ogni giorno, limitando il periodo di alimentazione a un intervallo di 8 ore.
Il digiuno di 24 ore: come suggerisce il nome, questo metodo prevede un digiuno completo per 24 ore, una o due volte alla settimana.
Il metodo 5:2: In questo approccio, per due giorni non consecutivi a settimana si limita l'apporto calorico a 500-600 calorie, mentre per i restanti cinque giorni si può mangiare normalmente.
Come il digiuno intermittente aiuta a perdere peso
La perdita di peso avviene quando si consumano meno calorie di quelle che si bruciano. Il digiuno intermittente può aiutare a raggiungere questo deficit calorico in diversi modi.
Limitando il periodo di tempo in cui è consentito mangiare, è probabile che si consumino meno calorie. A meno che non si compensi mangiando molto di più durante i periodi di alimentazione, questo può portare a un deficit calorico e, di conseguenza, alla perdita di peso.
Seguendo questo regime alimentare è possibile anche riuscire a ottenere vantaggi quali un miglioramento della propria sensibilità all’insulina, che è un fattore importante per il controllo del peso. Una migliore sensibilità all'insulina può favorire l'utilizzo dei grassi come fonte di energia, facilitando la perdita di peso.
Durante i periodi di digiuno, il corpo esaurisce le sue riserve di glucosio e inizia a bruciare i grassi per produrre energia, un processo noto come lipolisi.
Considerazioni finali
Nonostante alcuni potenziali vantaggi del digiuno intermittente è importante ricordare che questo regime alimentare non è adatto a tutti.
Alcune persone potrebbero trovarlo difficile da seguire o non reagire bene a lunghi periodi senza cibo.
Inoltre, persone con particolari condizioni di salute, come il diabete o donne in gravidanza o in allattamento, dovrebbero evitare il digiuno intermittente a meno che non sia specificamente raccomandato e supervisionato da un medico.
Questa pratica, tra l’altro, non è un biglietto libero per un'alimentazione malsana. È ancora fondamentale concentrarsi su una dieta equilibrata e nutriente durante i periodi di alimentazione, per assicurare che il corpo riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
Dunque, questo vuol dire che bisogna fare molta attenzione a seguire questo regime alimentare senza essere seguito da un esperto. Infatti, spesso lo si fa senza una vera e propria strategia alimentare corretta e questo potrebbe indurre ad alcune carenze.
Quindi anche se digiuno intermittente è un approccio nutrizionale interessante che può offrire diversi benefici per la gestione del peso.
Tuttavia, come per ogni cambiamento dietetico, è importante consultare un professionista prima di iniziare, per assicurarsi che sia sicuro e adatto alle proprie esigenze individuali.
Inoltre, non esistono mai scorciatoie quando si tratta di una buona salute e che la perdita di peso sostenibile si ottiene attraverso un approccio equilibrato alla dieta e all'esercizio fisico.
Team Virtus