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Consapevolezza alimentare: cos’è e perché serve anche a perdere peso?

Quando ci si mette a dieta, spesso, si pensa esclusivamente alle calorie che si possono introdurre o meno nel proprio corpo. Si visualizza semplicemente una lista infinita di alimenti che magari non si possono mangiare e in alcuni casi. Se il piano alimentare non è redatto in modo corretto, è possibile che si vada a generare un senso di fame difficile da sopportare.

Se succede una situazione del genere è normale sentirsi sottopressione e abbandonare la dieta. Ecco perché più che parlare solo di dieta o solo di nutrizione sana e bilanciata bisogna svolgere un percorso di attenta consapevolezza alimentare. Essa può indurre non solo un rapporto migliore con il cibo, ma offre la possibilità anche di indurre più facilmente la perdita di peso.

Ma vediamo nel dettaglio cosa s’intende per consapevolezza alimentare e in che modo questa induce una perdita di peso.

Consapevolezza alimentare: che cosa vuol dire?

Ti starai chiedendo: ma cos’è la consapevolezza alimentare? Non è che si tratta di un concetto troppo astratto e incomprensibile? In realtà, con consapevolezza alimentare si definisce l’instaurazione di un rapporto piacevole con il cibo. Al contempo una conoscenza di ciò che davvero vogliamo e riusciamo a mangiare.

Essere consapevoli vuol dire comprendere ciò che ci dice il nostro corpo senza sbilanciarci evitando di consumare pasti aggiuntivi a quelli principali o alimenti che non ci saziano. A volte mangiamo solo per sfizio o esclusivamente per una “fame emotiva”.

Quando si desidera perdere peso senza l’ossessione delle calorie, la soluzione migliore è proprio quella di concentrarsi su una corretta consapevolezza alimentare. In questo modo, si sarà presenti a sé stessi quando si mangia, riuscendo ad avvertire quando ci si sente sazi e soddisfatti del pasto.

Non solo, oltre a sfruttare la consapevolezza alimentare durante i pasti, pensare a ciò che si sta mangiando ma anche ai prodotti che si acquistano.

Ad esempio, grazie ad una maggiore consapevolezza è possibile riuscire ad aver ben chiari gli alimenti che si mettono del carrello, evitando di cedere alla golosità o di fare acquisti senza pensare realmente a quello che poi si mangerà o meno.

Dunque, cos’è la consapevolezza alimentare? È la capacità di riuscire a pensare in modo attento e con uno sguardo salutistico quello che si acquista e si consuma durante i pasti giornalieri.

Attraverso questo processo di mindfull eating si va creando un rapporto migliore con il cibo e si imparano anche a conoscere gli alimenti, le loro caratteristiche nutrizionali, metodi produttivi, provenienza e filiera dei prodotti.

L’obiettivo finale è quello di imparare a fare in modo attivo delle scelte salutari, senza subire le decisioni altrui senza comprendere cosa ci fa e cosa non ci fa bene. Favorendo così un approccio verso l’alimentazione che tiene conto del benessere del corpo e della mente.

Perché serve promuovere la mindfull eating?

Uno studio scientifico condotto da parte della Oregon Health & Science University ha studiato come nell’arco di tre anni, 1700 persone, sottoposte a un regime alimentare a base di frutta, verdure e alimenti con un basso contenuto di grassi. Con mezz’ora di attività fisica al giorno, che avevano il compito di scrivere un diario alimentare sono riusciti a migliorare la loro consapevolezza alimentare.

Non solo, secondo lo studio, chi ha effettuato scrupolosamente il lavoro di compilazione del diario alimentare ha perso il doppio del peso rispetto a chi invece non lo faceva.

Proprio il diario alimentare sembrerebbe essere dunque, come confermato dalla ricerca, un primo passo per riuscire a diventare consapevoli di ciò che si mangia. Non solo, aiuta a capire quando ci si sta alimentando in modo corretto e quando invece si sta seguendo un’alimentazione disordinata.

La consapevolezza alimentare aiuta anche a perdere peso, come abbiamo visto. Questo perché il nostro cervello se impegnato a mangiare consapevolmente con attenzione al sapore, al profumo e ai segnali che invia il corpo, riesce a consumare il cibo di cui ha realmente bisogno avvertendo il giusto senso di sazietà.

Mangiando velocemente e senza alcuna consapevolezza, invece, c’è il rischio di mangiare più di quanto necessario in quanto non si avverte il senso di sazietà che in genere non si manifesta subito, ma solo dopo 20 minuti circa.

Compilare il diario alimentare per iniziare a mangiare meglio

Dunque, per riuscire ad aumentare le scelte alimentari che si compiono ogni giorno la soluzione migliore è quella di iniziare a tenere un diario alimentare.

Grazie a questo strumento che indica ciò che si è mangiato nel corso della giornata, e che con il supporto di un professionista inizialmente può aiutare a verificare anche i micronutrienti e i macronutrienti assunti. È possibile comprendere appieno come funziona il processo di consapevolezza alimentare.

Ai dati del diario alimentare è possibile anche aggiungere le emozioni che ha suscitato mangiare quei determinati alimenti. Le sensazioni che si sono provate permettono di comprendere se ci sono o meno episodi di fame emotiva e quando si cede più facilmente alle abbuffate.

Team Virtus

Silvia Team Virtus
Author: Silvia Team Virtus

Copywriter e web content editor dal 2016. Mi occupo della gestione e realizzazione di contenuti per il web, blog e magazine cartacei. Scrivo principalmente di marketing, comunicazione aziendale, economia e finanza, benessere e salute. Laureanda in Strategie della comunicazione pubblica e politica, ho una passione per i libri gialli, i manga e naturalmente per la scrittura!

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