La professione di fisioterapista si colloca all'interno dell'ambito delle professioni sanitarie, rivelandosi sempre più cruciale nel panorama della salute e del benessere in Italia.
Con circa 65mila professionisti attivi nel Paese, la domanda per questi specialisti della riabilitazione è in costante crescita.
Per chi si affaccia ora a questa professione, comprendere il processo di apertura della Partita IVA e la scelta del codice Ateco per fisioterapisti è fondamentale per intraprendere correttamente l'attività come libero professionista.
Chi è il fisioterapista?
Il fisioterapista è un professionista della salute che si dedica alla prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti con difficoltà motorie, conseguenze di infortuni, interventi chirurgici o patologie. Operando autonomamente o in equipe multidisciplinare, il fisioterapista gioca un ruolo chiave nel recupero funzionale del paziente.
Perché aprire la partita IVA?
Aprire una Partita IVA offre al fisioterapista la libertà di esercitare come libero professionista, ampliando le opportunità professionali oltre il vincolo del lavoro dipendente. Questo passo permette di gestire in autonomia orari, tariffe e scelta dei pazienti, contribuendo a una possibile crescita economica personale.
Il Percorso per Aprire la Partita IVA
Il processo di apertura della Partita IVA è semplice e gratuito, e deve essere effettuato entro 30 giorni dall'inizio dell'attività. Il fisioterapista dovrà compilare e inviare il modulo AA9/12 all'Agenzia delle Entrate, scegliendo il regime fiscale più adeguato e indicando il codice Ateco specifico.
Il Codice Ateco per fisioterapisti
Il codice Ateco 86.90.21 identifica specificamente l'attività di fisioterapia, essenziale per la corretta registrazione dell'attività economica. La scelta accurata di questo codice è cruciale per definire il proprio ambito di lavoro ai fini fiscali e contributivi.
Regimi Fiscali a Confronto
La scelta del regime fiscale rappresenta uno degli aspetti più critici per il fisioterapista che decide di intraprendere la strada della libera professione.
La decisione dovrebbe basarsi su una valutazione attenta del proprio volume di affari previsto, delle spese operative e delle prospettive di crescita della propria attività. In Italia, i regimi fiscali disponibili per i fisioterapisti libero professionisti includono:
- Regime Forfettario: Questo regime è pensato per incentivare l'avvio di nuove attività professionali, proponendo una tassazione agevolata con un'aliquota sostitutiva (flat tax) del 15% sui ricavi, ridotta al 5% per i primi 5 anni per le startup. Il limite di ricavi per accedervi è di 65.000 euro annui. Una delle sue caratteristiche più attraenti è la semplificazione degli adempimenti fiscali, poiché non prevede l'applicazione dell'IVA né la deduzione delle spese, a eccezione di quelle previdenziali. Questo regime si rivela particolarmente vantaggioso per chi ha costi operativi limitati e può beneficiare appieno della riduzione fiscale.
- Regime Semplificato: Indicato per chi supera la soglia dei ricavi del regime forfettario ma cerca comunque una gestione fiscale non troppo onerosa. Prevede l'applicazione dell'IVA e la possibilità di dedurre le spese professionali sostenute, offrendo una maggiore flessibilità nella gestione della contabilità rispetto al regime ordinario. Tuttavia, comporta un maggiore carico burocratico e di gestione contabile.
- Regime Ordinario: È il regime di default per le attività con ricavi elevati, che offre la massima detraibilità delle spese e la completa deducibilità dei costi sostenuti per l'esercizio dell'attività professionale. Questo regime richiede una contabilità accurata, l'emissione e registrazione di fatture, la gestione dell'IVA e l'applicazione delle aliquote IRPEF su base progressiva. Nonostante la maggiore complessità gestionale e il carico fiscale potenzialmente più elevato, il regime ordinario consente una pianificazione fiscale ottimale per chi ha costi operativi significativi.
La scelta del regime fiscale più adatto dipende da molteplici fattori, inclusi i progetti di sviluppo dell'attività, il volume di affari previsto e la struttura dei costi. È consigliabile consultare un commercialista per una valutazione personalizzata che tenga conto delle specificità della propria pratica professionale.
Consigli utili per il fisioterapista libero professionista
Per i fisioterapisti che scelgono la libera professione, ecco alcuni consigli strategici per navigare con successo nel panorama professionale:
- Specializzazione e Aggiornamento Continuo: il mondo della fisioterapia è in costante evoluzione. Specializzarsi in nicchie specifiche o tecniche innovative può offrire un vantaggio competitivo significativo. L'aggiornamento continuo attraverso corsi di formazione e la partecipazione a seminari professionali è fondamentale per mantenere elevato il livello delle proprie competenze e rispondere efficacemente alle esigenze dei pazienti.
- Rete Professionale e Collaborazioni: costruire una solida rete di contatti con altri professionisti del settore sanitario, come medici, ortopedici e specialisti in riabilitazione, può aprire le porte a un flusso costante di referenze e collaborazioni. La sinergia tra professionisti diversi arricchisce l'offerta terapeutica e migliora l'efficacia dei percorsi riabilitativi.
- Presenza Online e Marketing Digitale: in un'era sempre più connessa, una presenza online curata è essenziale per attirare nuovi pazienti e costruire la propria reputazione professionale. Investire in un sito web professionale, attività sui social media e strategie di content marketing può aumentare significativamente la visibilità della propria pratica (a questo proposito scopri il nostro servizio Virtus PRO).
- Gestione Finanziaria Attenta: Una gestione oculata delle finanze è cruciale per la sostenibilità a lungo termine della libera professione. Ciò include la pianificazione di un budget, la gestione accurata delle entrate e delle uscite, e la preparazione per le obbligazioni fiscali e contributive. L'utilizzo di software di contabilità e la consulenza di un commercialista possono semplificare la gestione finanziaria e consentire al professionista di concentrarsi sul cuore della propria attività: la cura del paziente.
Adottando queste strategie, il fisioterapista libero professionista può non solo consolidare la propria posizione nel mercato ma anche contribuire attivamente al benessere dei pazienti, arricchendo la propria professione con soddisfazioni personali e professionali.